Le materie prime tornano al centro della storia

Per decenni, le materie prime sono rimaste sullo sfondo, oscurate da finanza, tecnologia e monete digitali. Ma oggi, qualcosa sta cambiando. L’attenzione globale torna lentamente verso quei beni tangibili e fondamentali — energia, metalli, grano, oro — che da sempre accompagnano le grandi trasformazioni economiche e geopolitiche.

Il superciclo delle materie prime

La storia suggerisce che le materie prime non si muovono in modo lineare, ma per cicli lunghi e profondi. Come mostrato nel report dell’asset manager Incrementum (2025), gli ultimi due secoli sono stati scanditi da alternanze tra lunghi periodi di calma e fasi di forti oscillazioni.

Oggi ci troviamo nel mezzo di uno di questi cicli, tornato rialzista dopo l’ultimo exploit delle materie prime.

Il ruolo dell’oro e delle banche centrali

Nel frattempo, cresce il ruolo dell’oro. I dati del World Gold Council, diffusi da Bloomberg (giugno 2025), indicano che le banche centrali stanno accumulando oro a ritmi mai visti dal secondo dopoguerra — spesso senza renderlo pubblico. E la Cina, secondo i dati di Goldman Sachs (diffusi dal blog ZeroHedge), sembra muoversi con particolare decisione: i suoi acquisti OTC (fuori dai mercati regolamentati) sembrano essere superiori di gran lunga a quelli ufficialmente comunicati.

Cosa aspettarsi?

Questi segnali, se presi complessivamente, raccontano di una nuova fase storica. Le materie prime assumono un ruolo sempre più strategico e geopolitico, passando da semplici asset a strumenti geopolitici: un esempio è il ruolo del gas nel conflitto in Ucraina o il ruolo delle materie prime necessarie alla transizione energetica. Siamo di fronte a un cambiamento strutturale o a un ciclo breve destinato a esaurirsi?

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Fabio Bernazzoli

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