Cosa sono le minusvalenze?
Quando vendiamo uno strumento finanziario a un prezzo inferiore a quello di acquisto, si genera una minusvalenza. Questa rappresenta un credito fiscale che riduce la tassazione sulle future plusvalenze.
Esempio pratico:
01/01/2018: Acquisto 1.000 azioni di Alfa spa a 10€ ciascuna
03/05/2020: Vendita 1.000 azioni di Alfa spa a 8€ ciascuna
Minusvalenza = 8.000€ – 10.000€ = – 2.000€.
Questi 2.000€ potranno essere usati fino al 31/12/2024 per compensare eventuali plusvalenze* (fine 4° annualità successiva alla realizzazione).
A cosa servono e come funzionano e i certificati maxi-coupon?
Per evitare di perdere il credito, in assenza di plusvalenze realizzabili nel breve, possiamo contare sui certificati maxi-coupon. I certificati maxi-coupon pagano una grande cedola iniziale (maxi cedola) che genera subito una plusvalenza, compensando le minusvalenze in scadenza. Dopo lo stacco della maxi cedola, il prezzo tende a calare, permettendo di realizzare una nuova minusvalenza compensabile per altri quattro anni.
Attenzione a questi due elementi
Fiscalità intermediario: Alcune banche considerano la fiscalità delle maxi-cedole solo alla scadenza/termine dell’operazione. È importante verificare il trattamento fiscale nel caso specifico con il proprio intermediario.
Selezione delle strumento: scegliere la struttura che permetta di cogliere l’opportunità fiscale ma che non danneggi il patrimonio con costi elevati o una struttura inefficiente.
*ricordiamo che:
Questo contenuto è a solo scopo informativo e non costituisce una consulenza finanziaria o fiscale.
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