Qualche punto percentuale in meno ogni anno può veramente fare la differenza? La risposta è nel grafico. Prendendo come riferimento l’analisi sui fondi azionari condotta recentemente da Milano Finanza, abbiamo osservato come i costi possano oscillare dallo 0.03% all’anno per gli strumenti più economici fino al 5.50% all’anno per i più cari.
Tralasciando gli estremi (positivi e negativi) abbiamo preso in esame i seguenti:
Fondo 1: costi annui 0.15%
Fondo 2: costi annui 2.77%
Fondo 3: costi annui 4.50%
Ipotizzando che tutti abbiano avuto i medesimi rendimenti negli ultimi 10 anni (calcolo realizzato con i redimenti dell’indice azionario globale FTSE All-World) vediamo come si è evoluto un investimento di 50.000€ fatto nel 2013.
A fine 2023 il patrimonio sarebbe così valorizzato:
Fondo 1: € 111.169 (+122%)
Fondo 2: € 86.847 (+74%)
Fondo 3: € 73.466 (+47%)
Prendendo il fondo 1 come riferimento, vediamo che nel fondo 2 il gestore ha trattenuto quasi metà della performance (40%) e nel fondo 3 addirittura il 60%! Per completezza, questa analisi non considera le commissioni di performance (spesso presenti) e i costi di transazione/collocamento che talvolta possono essere parecchio penalizzanti.
In conclusione, la scelta degli strumenti risulta cruciale per la buona riuscita di un investimento. Noi dello Studio Curti Zoni selezioniamo per i nostri clienti gli strumenti più efficienti sul mercato, attraverso un’analisi indipendente e slegata da qualsiasi conflitto di interesse.
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