Il Rendiconto MiFID

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By: Studio Curti Zoni / 2 Aprile 2024

Il Rendiconto MiFID, introdotto dalla Direttiva sui Mercati degli Strumenti Finanziari, fornisce dettagli sui costi sostenuti nell’anno precedente, permettendo una valutazione trasparente degli investimenti ma la mancanza di consapevolezza e la difficoltà nel recuperare il documento lo rendono ancora poco conosciuto.

Le tre voci principali devono essere:

1. Costi totali dovuti alla banca.

2. Costi dovuti a soggetti terzi (emittenti dei prodotti collocati/distribuiti).

3. Dettaglio dei guadagni della banca dalla vendita degli strumenti finanziari.

Purtroppo, non esiste un modello standard per il Rendiconto MiFID, con ogni banca che ha un proprio layout e modalità di accesso online.

Tuttavia, i dati devono essere rappresentati in modo chiaro e comprensibile, indicando i costi e oneri in relazione alla giacenza media del portafoglio nell’anno solare. I costi elevati possono impattare negativamente sugli investimenti, ma non tutti i prodotti finanziari remunerano banche e consulenti. Gli ETF, ad esempio, sono considerati più efficienti sotto questo aspetto.

Secondo il “Global Investor Experience Study” di Morningstar, l’Italia è tra i paesi con i costi più alti nei fondi comuni di investimento. Un investitore italiano può pagare tra il 2% e il 3% all’anno di costi fissi tramite consulenza finanziaria tradizionale.

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