Il termine si compone di due parole: cripto e valuta. Si tratta quindi di valuta “nascosta”, nel senso che è visibile/utilizzabile solo conoscendo un determinato codice informatico (le c.d. “chiavi di accesso” pubblica e privata, in linguaggio ancora più tecnico).
Era inevitabile che un guadagno di quasi 1.000 punti percentuali in meno di un anno finisse per innescare una corsa, sfrenata quanto pericolosa, alla più popolare tra le criptovalute, il bitcoin.
Sulla carta, questa cripto-frenesia avrebbe potuto trovare facile appagamento: nel corso del 2020, infatti, sono stati lanciati almeno quattro nuovi Etp (exchange traded products – prodotti a replica passiva che permettono all’investitore di esporsi ad asset sottostanti senza possederli fisicamente) quotati a Zurigo e Francoforte, che consentono di prendere posizione sulla valuta digitale a basso costo. Tutti a comprare criptovalute? Non proprio, perché questo tipo d’investimento è molto rischioso e non dovrebbe, in ogni caso, superare il 5-7% del portafoglio.
L’accesso a questi strumenti che replicano l’andamento della criptovaluta può avvenire attraverso i canali bancari ma bisogna assicurarsi di conoscere bene quali sono la volatilità e i rischi del prodotto stesso.
Con questa metodologia d’investimento non si potranno effettuare acquisti in bitcoin o altre criptovalute ma si potrà essere esposti alle sue variazioni di prezzo. Ad oggi molte aziende stanno cominciando ad avere bitcoin in cassa al posto della liquidità: queste azioni potranno nel tempo aumentare il valore della criptovaluta che, come ricordiamo, si apprezza quando la sua circolazione aumenta tra gli utenti.
Trattandosi di strumenti quotati, molti investitori al dettaglio preferiscono gli Etp su Bitcoin all’acquisto diretto tramite piattaforme di negoziazione specializzate, come Coinbase, Kraken, o generaliste come eToro. Inoltre, queste piattaforme di scambio (c.d. exchange platform) su cui si acquistano e vendono valute digitali non sono attualmente regolamentate, quindi non è prevista una tutela legale specifica in caso di contenzioso o fallimento.
Il bitcoin, inoltre, può sicuramente essere usato in minima parte come una copertura contro l’inflazione visto che l’offerta è rigida. L’algoritmo che disciplinala creazione di nuova moneta, infatti, è stato congegnato in modo da poter immettere sul mercato un massimo di 21 milioni di Bitcoin, obiettivo che sarà raggiunto, si stima, nel 2140.
Di seguito una short-list di ETP che investono in Bitcoin:
Nome | Società | Isin | Spese correnti | Valuta |
21Shars Bitcoin ETP | Amun | CH0454664001 | 1,49% | Euro |
Wisdom Tree Bitcoin | Wisdom Tree | GB00BJYDH287 | 0,95% | Usd |
Van Eck Vectors Bitcoin ETN | VanEck | DE000A28M8D0 | 2,00% | Euro |
BT Cetc – Bitcoin ETC | ETC Issuance | DE000A27Z304 | 2,00% | Euro |
Il presente articolo non è da considerarsi esaustivo ma ha solo scopi informativi. La pubblicazione del presente documento non costituisce attività di sollecitazione del pubblico risparmio.
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