Secondo l’ultimo dato pubblicato dall’Istat, relativo a marzo 2022, l’inflazione (indice FOI – indice dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai ed Impiegati) ha registrato un +6,4% rispetto all’anno precedente. Un’implicazione da non sottovalutare, da parte delle aziende, riguarda la gestione e la rivalutazione del TFR accantonato per i dipendenti. Le opzioni per la gestione aziendale sono sostanzialmente due: |
· Lasciare il TFR in azienda;
· Devolvere il TFR ai fondi pensione
Lasciando il TFR in azienda, il datore di lavoro dovrà rivalutare lo stock di TFR maturato dell’1,5% più il 75% dell’indice FOI. |
Alle condizioni attuali la rivalutazione attuale ammonterebbe a: |
1,5% + (5,8% x 75%) = 1,5% + 4,35% = 5,85% |
In questo contesto economico è difficile ottenere rendimenti equiparabili senza esporsi ad un elevato grado di rischio. Bisogna quindi pianificare il potenziale esborso nel tempo e, quantificandolo per tempo, capire con quali fonti possiamo coprire questo gap. Sicuramente la liquidità in eccesso se messa a reddito sui mercati finanziari può essere utilizzata per coprire nel breve termine parte di quel costo a patto che si usino strumenti a mercato, poco costosi e semplici da smobilizzare (uno su tutti gli ETF – exchange traded fund). |
Devolvendo il TFR ai fondi pensione, l’imprenditore risolverebbe il problema della rivalutazione dello stock di TFR già maturato dal lavoratore portandolo fuori dall’azienda. Inoltre avrebbe altri vantaggi fiscali dovuti alle misure compensative. Ma vediamo insieme un esempio (azienda in utile, con meno di 50 dipendenti): |
Dati in euro e arrotondati |
Totale retribuzione lorda |
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Accantonamento al TFR al 31/12/2021 |
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TFR maturando per il 2022 (6,91%) |
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Risparmio rivalutazione TFR 2022 |
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Impatto misure compensative |
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Risparmio rivalutazione TFR 2023 |
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Impatto misure compensative 2023 |
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Risparmio rivalutazione TFR 2024 |
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Impatto misure compensative 2024 |
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Come possiamo vedere il risparmio è duplice, e per la parte di rivalutazione il vantaggio cresce costantemente, a causa dell’aumento dell’accantonamento. Nel contesto attuale, l’ottimizzazione della previdenza aziendale può contribuire più che mai alla crescita aziendale e al contenimento dei costi. |
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