I mini bond sono obbligazioni o titoli di debito a medio-lungo termine emessi da società italiane non quotate, tipicamente PMI, normalmente destinate a piani di sviluppo, a operazioni di investimento straordinarie o di refinancing. Permettono alle società non quotate di aprirsi al mercato dei capitali, riducendo la dipendenza dal credito bancario. Come tutte le obbligazioni hanno un tasso d’interesse riconosciuto sotto forma di cedola periodica, e una data di scadenza.
Dalla sua nascita nel 2014, sono stati collocati €6.6 miliardi, con un taglio medio di €6.1 milioni, una cedola media del 4.13% e una durata media 5.8 anni. Negli ultimi anni l’interesse per questi strumenti è aumentato anche per le imprese più piccole, come dimostra il minor fatturato medio degli emittenti rispetto al passato (€54.7 milioni nel 2021).
Quali sono i vantaggi per l’emittente?
- Diversificazione delle fonti di finanziamento;
- Indipendenza dal canale bancario (nessuna segnalazione nella Centrale Rischi);
- Miglioramento immagine dell’impresa;
- Vantaggi fiscali (deduzione interessi passivi e spese di emissione).
I Mini Bond possono essere anche un’opportunità di investimento?
Oltre al mercato primario, riservato agli investitori professionali, è possibile negoziare Mini Bond sul mercato ExtraMot PRO, segmento di Borsa Italiana dedicato. Inoltre, alcuni progetti sono sottoscrivibili anche attraverso piattaforme di crowdfunding o investendo in fondi comuni tematici specializzati in questi strumenti.
Se vuoi sapere di più su mini bond e finanza alternativa, come opportunità per la tua azienda, Studio Curti Zoni possiede le competenze e le capacità per supportarti nella scelta ed uso di questi strumenti.
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Il presente articolo non è da considerarsi esaustivo ma ha solo scopi informativi. La pubblicazione del presente documento non costituisce attività di sollecitazione del pubblico risparmio.
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